Che quella educativa sia un’emergenza – gravissima quanto trascurata se non colpevolmente occultata – lo si dice da anni. Meno spesso, invece, si racconta la “passione educativa”, cioè il rapporto che si sviluppa tra adulti e ragazzi, il dare ed esigere libertà reciproca, la comunicazione dell’esperienza fatta accompagnata dall’invito a verificare se quanto proposto corrisponde.
L’Introduzione alla realtà totale è la testimonianza del proprio modo vivo di rapportarsi con il reale, ciò espone al rischio del confronto, sollecitando il dialogo e la critica.
L’educazione è una presenza di vita, è comunicazione della verità di sé: un’impostazione che va controcorrente rispetto alla mentalità comune, che spesso riduce la questione alle tecniche e alle pratiche che l’educatore si dà.
Invece, solo la vita comunica la vita.
L’età più complessa nel percorso educativo è quella giovanile. È facile imbattersi in analisi sociologiche che ci restituiscono un’immagine di giovani fragili e senza un significato per la vita, e di adulti impauriti, incapaci di assumersi il proprio compito.
In questo panorama che sembra privo di speranza, l’esperienza educativa è innanzitutto un incontro, un rapporto umano che diventa una strada percorsa assieme.
Con questo spirito vogliamo iniziare l’anno scolastico.
L’anno sarà caratterizzato dal tema “Esploratori di bellezza: dentro e fuori di noi”, il nostro desiderio è quello di trovare la bellezza in ogni occasione e luogo, anche nelle mille difficoltà e nel contesto in cui ci troviamo a vivere vogliamo scoprire quanto di buono e di bello c’è già o si può creare nel nostro animo e nell’ambiente.
Fernando Rizza
Dirigente Scolastico